Avviato il restauro degli affreschi della Chiesa di Sant’Angelo Vico l’Abate
Dopo l’abbandono della Chiesa di Sant’Angelo Vico l’Abate, con il decorso del tempo, gli affreschi si sono deteriorati rendendo necessario un restauro al fine di preservarli. Grazie alla partecipazione ad un bando PNRR è stato possibile finanziare una prima parte di recupero. La ditta Valentini Ventura Restauri, incaricata dei lavori, ha avviato il restauro degli affreschi presenti nell’abside e nelle due cappelle laterali.
Le origini degli affreschi di Vicolabate
La chiesa di Sant’Angelo è stata per secoli custode di due grandi capolavori dell’arte medievale toscana, la Madonna con Bambino di Ambrogio Lorenzetti e la tavola agiografica con San Michele Arcangelo di Coppo di Marcovaldo. Ma il suo patrimonio artistico non si esaurisce con queste due opere: la chiesa presenta ancora le decorazioni parietali che hanno arricchito l’edifico dalla fine del Cinquecento.
In particolare le cupole dell’abside e delle due cappelle laterali e la controfacciata presentano degli affreschi che raccontano l’importanza di questa chiesa nel corso dei secoli, dal 1539 anno della sua consacrazione fino all’inizio del xx secolo. Poco si sa di quando sono stati fatti gli affreschi e quale maestranze sia state coinvolte. Certo è che la chiesa in passato doveva apparire molto diversa rispetto ad oggi: il soffitto era dipinto “a cielo” e tutte le pareti erano arricchite di dipinti e ornamenti.
Come si presenta la Chiesa di Sant’Angelo
Il lento abbandono della chiesa e alcuni restauri degli anni ’80 del ‘900 hanno compromesso la conservazione delle decorazioni. Le pareti erano state in parte scialbate, ossia imbiancate, e l’umidità ha intaccato l’intonaco in molti punti.
Al fine di non perdere questo importante patrimonio è stato necessario procedere con un intervento di restauro.
Un lavoro professionale affidato alla ditta Valentini Ventura Restauro
Nel 2022, attraverso la partecipazione al bando PNRR “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, è stato assegnato un finanziamento al complesso di Sant’Angelo a Vicolabate. In particolare, i fondi sono destinati al recupero della chiesa e della canonica: il primo intervento è proprio il restauro degli affreschi della Chiesa.
Samantha Gradi, sotto la sapiente guida di Daniela Valentini, ha iniziato i lavori di restauro nelle due cappelle laterali e dell’abside.
Dopo le indagini preliminari per constatare lo stato di conservazione degli affreschi e la selezione di quali zone della chiesa sarebbero state oggetto dell’intervento, il lavoro si è concentrato sulle volte delle due cappelle laterali.
Un primo step è stato mettere in sicurezza delle parti di intonaco e pellicola pittorica in pericolo di caduta e il loro consolidamento attraverso l’uso di resina epossidica. Le lacune sono state poi stuccate per essere pronte per la reintegrazione pittorica, per ripristinare un’adeguata lettura delle decorazioni mediante il collegamento cromatico.
Il lavoro poi si è spostato sull’abside, la prima sfida è stata mettere in sicurezza la pianella del cornice aveva subito un grosso distacco, per poi passare al recupero della pellicola pittorica. Nei prossimi mesi l’intervento proseguirà per il completo recupero di tutta la zona absidale.
Il restauro degli affreschi della Chiesa di Sant’Angelo, primo passo nel recupero artistico
Rimangono fuori da questo intervento di restauro gli affreschi in controfacciata, con una crocifissione, e la lunetta del sovraporta dell’ingresso della chiesa, con un San Michele benedicente in grave stato di degrado.
Non meno importanti sono tutti gli affreschi della canonica nonché quelli della sagrestia. Il passo successivo sarebbe quello di sondare sotto la scialbatura per capire quali tesori può ancora svelare la chiesa.